Migliorare l’aspetto delle cicatrici: come trattarle e prendersene cura

Le cicatrici sono il risultato di traumi della pelle che sono andati incontro ad un processo di guarigione. Esse si possono creare a seguito di qualsiasi ferita, più o meno profonda che sia, e sono molto sensibili, anche solo al cambio di temperatura. Per questo è importante imparare a prendersi cura della cicatrice che fa male.

La formazione della cicatrice ha inizio quando la pelle viene danneggiata. Questo induce l’attivazione a cascata di una serie di processi infiammatori che richiamano nella sede della lesione le cellule responsabili della sua riparazione. Il nuovo tessuto generato, è un tessuto fibroso, e non possiede le stesse proprietà dei tessuti sani originali. Il risultato di questo processo di guarigione è appunto la cicatrice.

In base al loro aspetto, localizzazione e grandezza, le cicatrici possono essere più o meno visibili. Per questo motivo, è importante considerare che queste potrebbero essere causa di disagi per la persona. Migliorare il loro aspetto però è possibile. Per farlo è necessario attivarsi sin dalla formazione della ferita, in quanto curandola bene è possibile prevenire il nascere di cicatrici con un brutto aspetto. Quando poi questa si è formata, è necessario continuare a prendersene cura. Se i risultati ottenuti ancora non sono quelli desiderati, diverse sono le soluzioni estetiche a cui si può ricorrere.

Come possono essere le cicatrici?

Le cicatrici sono dei segni indelebili della pelle e sono facilmente distinguibili dal tessuto circostante proprio perché presentano un aspetto diverso da quello sano.

Una cicatrice normale appare più chiara rispetto al tessuto vicino, ha un aspetto liscio e in essa sono assenti pori ghiandolari e peli. Può accadere, tuttavia, che il tessuto fibroso si formi in modo anomalo e in questo caso si potranno avere:

  • cicatrici ipertrofiche, in cui il tessuto si è generato in eccesso, ma nella stessa sede della ferita iniziale;
  • cicatrici atrofiche, se invece il tessuto connettivo viene prodotto in difetto;
  • cheloidi, cioè cicatrici in cui il tessuto fibroso viene generato in eccesso, espandendosi oltre la zona del trauma.

Queste ultime tipologie di cicatrici che si trovano sulla pelle sono molto frequenti e tipiche di traumi come ustioni e operazioni.

Esistono poi altre tipologie di cicatrici, distinte in base a specifici fattori, cioè:

  • immature o mature, in relazione al tempo di guarigione;
  • piane, rilevate o depresse, in base al piano cutaneo;
  • con o senza limitazione funzionale.

La distinzione nelle diverse tipologie dipende in generale dal modo in cui avviene il processo di cicatrizzazione e quindi dalle condizioni in cui il tessuto connettivo si forma. È da tenere bene in considerazione questo aspetto, perché sono proprio le modalità con cui si cura una ferita a definire quanto visibile sarà la cicatrice in seguito.

Come prendersi cura delle cicatrici per migliorarle e ridurle

È indubbio comunque che la guarigione della ferita sia influenzata da predisposizioni soggettive, dalla parte del corpo interessata e dalla tipologia di trauma che la pelle ha subito.

Indipendentemente da ciò, però, l’eliminazione delle cicatrici è un processo che parte dalla prevenzione. Per evitare infatti che si formino, è necessario prendersi cura della ferita sin da subito e non trascurarla. È necessario quindi mantenerla pulita e disinfettata, per evitare infezioni e rimuovere eventuali detriti.

Il processo di guarigione della cicatrice, poi, è piuttosto lungo. Richiede fino a 18 mesi di cura, ma sono essenziali, se ben fatti, per ottenere buoni risultati estetici e mantenere il tessuto quanto più funzionale possibile.

Trattamenti delle cicatrici: dalla formazione alla maturazione

Fondamentale durante il processo di guarigione di una cicatrice è mantenere la pelle umida. Questo viene fatto attraverso l’utilizzo di prodotti specifici per cicatrici e cheloidi, come pomate, oli e creme emollienti, le quali devono essere massaggiate energicamente per farle assorbire completamente e poi devono essere coperte possibilmente da cerotti e garze.

Tutto ciò permetterà di creare l’ambiente ideale per la rigenerazione dei tessuti, cercando di mantenere la loro funzionalità ed estetica. Il processo deve essere ripetuto, possibilmente, più volte al giorno per avere degli effetti ottimali.

È inoltre molto importante che venga applicata la crema solare ad alta protezione sulle cicatrici, per evitare che diventino più scure della pelle circostante, ma anche perché, essendo un tessuto particolarmente sensibile, questo potrebbe incorrere in scottature.

Una volta che la cicatrice si è formata completamente, è possibile intervenire andando ad applicare quotidianamente creme e/o olio emollienti con massaggi profondi per impedire che il tessuto cicatriziale aderisca ai piani profondi, s’irrigidisca impedendo il fisiologico movimento della pelle. In caso di iperpigmentazione, imbrunimento, della cicatrice utilizzare creme a base di sostanze schiarenti, come tretinoina e idrochinone e gel di silicone. Se si vuole invece andare a rimuovere completamente la cicatrice, inevitabile sarà ricorre ad un trattamento estetico.

In questo caso, esistono diverse soluzioni che si possono considerare:

  • peeling chimici;
  • dermoabrasione;
  • laser ad anidride carbonica;
  • revisione chirurgica con innesti;
  • infiltrazioni di cortisone.

È importante sapere, però, che tutti questi interventi non andranno a rimuovere completamente la cicatrice, ma potranno comunque migliorarne notevolmente l’aspetto.

Seppur quindi le cicatrici siano dei segni della pelle con cui bisogna imparare a convivere, questo non significa che, se provocano disagio, non sia possibile agire per migliorarle. Per fare ciò, però, è fondamentale non trascurare le prime fasi di guarigione della ferita e mantenere con costanza poi questa cura anche in seguito. Al tempo stesso, diversi sono i trattamenti estetici che possono essere d’aiuto per migliorare questa condizione.

 

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