Chemioterapia e pelle secca intorno agli occhi: ecco come intervenire

Alcuni farmaci usati in chemioterapia rendono la pelle secca e possono compromettere in generale il suo benessere. Tra le zone del viso più esposte a disidratazione, quella perioculare è tra le più colpite proprio a causa della tossicità oculare causata dai trattamenti oncologici.

Gli effetti collaterali più comuni della chemioterapia sulla cute sono pelle secca e sensibilizzata, prurito, arrossamento, fastidi e follicoliti, eruzioni acneiformi e desquamazione.
Questi si verificano perché alcuni chemioterapici riducono la barriera cutanea provocando un’alterazione della cheratinizzazione e conseguente assottigliamento dello strato corneo compatto e riduzione dei lipidi, soprattutto nelle zone del viso particolarmente delicate come quella perioculare.

Le esigenze fondamentali della pelle in terapia oncologica sono quelle di ripristinare la barriera cutanea e ridurre la perdita di acqua attraverso un’adeguata idratazione, nutrizione, detersione e protezione. Inoltre, è importante disarrossare lavorando sul microcircolo cutaneo e controllare il prurito.

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I gesti quotidiani

Purtroppo, gli effetti collaterali della chemioterapia non possono essere evitati, ma prendersi cura della pelle prima, durante e dopo la terapia può certamente contenere i danni.

Ecco di seguito alcuni gesti quotidiani che per affrontare gli inconvenienti più comuni:

  • Come norma generale è bene evitare prodotti a base di alcol, profumi con allergeni, parabeni, coloranti, glicoli, solfiti, PEG e altre sostanze chimiche che possono interferire con le terapie, seccare la pelle e creare irritazioni.
  • Nell’ottica preventiva e curativa, la corretta detersione del viso diventa una pratica d’importanza estrema per il benessere della cute. Infatti, la pelle pulita e detersa aiuta a ricevere i passaggi necessari e successivi con creme specifiche lenitive e con risultati ottimali.
  • La pelle va sempre trattata con attenzione e delicatezza con acqua non troppo calda né troppo fredda. La pulizia del viso in particolare deve essere fatta scegliendo un detergente non schiumogeno a pH neutro con azione delicata, specifica, protettiva e normalizzante in modo da non rendere, durante la chemioterapia, la pelle secca. Niente saponi ed esfolianti, ma detergenti lenitivi che, per affinità, sono in grado di rimuovere lo sporco e le impurità senza alterare la normale protezione della pelle e la flora microbica cutanea. L’emulsione detergente deve essere, inoltre, idrosolubile e in grado in grado di pulire, idratare, compattare e lenire.
  • La pelle non deve essere mai lasciata umida ma asciugata con estrema attenzione e delicatezza evitando spugne abrasive, e tamponata con un panno di cotone morbido, senza strofinare.
  • Per aree particolarmente sensibili e stressate come quelle del contorno occhi è necessario qualche accorgimento in più, in quanto, in questa zona la pelle è fisiologicamente più sottile e con meno acqua rispetto al resto del viso e pertanto tende ad essere più secca e con meno collagene. Inoltre, la porzione perioculare è quella più sollecitata dalla mimica facciale. Anche in questo caso per la detersione è consigliabile l’uso di delicate emulsioni completamente prive di alcool etilico, a pH prossimo alla neutralità e ricchi di fito-derivati emollienti, lenitivi e decongestionanti che garantiscono una pelle più elastica, distesa e nutrita.
  • Quando si parla di detersione del viso, è necessario prestare attenzione anche all’igiene delle mani che devono essere pulite prima di utilizzare, distribuire e massaggiare il detergente lenitivo adatto sul viso, contorno occhi collo e decolletè.
  • Da evitare la pulizia del viso con vapore e strizzamento dei pori, optando per maschere lenitive, purificanti ed idratanti che aiutano nella pulizia del viso.
  • Dopo la detersione, si potrà utilizzare un siero lenitivo e idratante. A tale scopo è bene affidarsi a creme emollienti e lenitive contenenti prodotti di origine vegetale che presentano una composizione molecolare molto simile a quella del sebo e dei lipidi epidermici. Tali caratteristiche garantiscono un’alta compatibilità cutanea riducendo il rischio di reazioni avverse in una cute ipersensibile come quella già “provata” dai trattamenti oncologici. Tra i principali prodotti lenitivi, idratanti ed emollienti, ricordiamo l’olio di ribes nero, camomilla, calendula, aloe, l’olio d’oliva e il burro di karitè.

Per una pelle idratata si consiglia, inoltre, di bere molta acqua fino a 2 litri al giorno.

Infine, ma non per ultimo, si consiglia: di evitare gli sfregamenti; gli shock termici (caldo-freddo intenso o vento); di indossare occhiali da sole adeguati e di usare prodotti con filtro solare, in quanto, d’estate (ma anche d’inverno con il cielo coperto) è importante proteggere la pelle dai danni provocati dall’esposizione ai raggi ultravioletti.

Fonti:
– Skin care management in cancer patients: an evaluation of quality of life and tolerability. Ann Cameron Haley, Cara Calahan, Mona Gandhi, Dennis P. West, Alfred Rademaker, and Mario E. Lacouture. Support Care Cancer. 2011 Apr; 19(4): 545–554.
– B K Vogler and E Ernst. Aloe vera: a systematic review of its clinical effectiveness. Br J Gen Pract. 1999 Oct; 49(447): 823–828.
– Lin TK, Zhong L, Santiago JL. Anti-Inflammatory and Skin Barrier Repair Effects of Topical Application of Some Plant Oils. Int J Mol Sci. 2017 Dec 27;19(1). pii: E70. doi: 10.3390/ijms19010070.

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