Lo Specialista in Estetica Oncologica: una figura professionale per la qualità di vita delle persone in terapia

I tanti progressi della ricerca scientifica hanno portato a terapie oncologiche sempre più mirate ed efficaci per la cura del cancro. Di risvolto queste terapie possono portare a tossicità della pelle rendendola più fragile, sottile e facilmente irritabile con compromissione della naturale barriera cutanea. Tutto ciò si verifica sia durante le terapie farmacologiche, come chemioterapia, immunoterapia e farmaci biologici, che durante la radioterapia.

Rash follicolare, eczemi, secchezza cutanea, prurito, rossore, gonfiore delle estremità (sindrome mano-piede), alterazioni delle unghie di mani e piedi, dermatiti anche severe sono alcune delle manifestazioni più frequenti.

Il già precario equilibrio psicofisico dei pazienti viene messo a dura prova, ma prendersi cura del proprio corpo, a tutto tondo, diventa più che mai essenziale per preservare il proprio benessere e l’immagine di sé.

Affidarsi all’esperienza e alle competenze di uno Specialista in Estetica Oncologica può aiutare i pazienti a prevenire e trattare in modo efficace le tossicità cutanee della terapia, quando queste non rientrano nella competenza medicale ed infermieristica, migliorando la qualità di vita e soprattutto aumentando il tasso di aderenza alle terapie (compliance).

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Chi è lo Specialista in Estetica Oncologica 

La figura dello Specialista in Estetica Oncologica è quel professionista del settore del benessere che, in accordo alla legge 1/90, si prende cura dell’aspetto estetico delle persone in terapia, in modo consapevole delle loro condizioni e in sinergia con le terapie mediche, svolgendo la propria attività presso strutture adeguate, nel rispetto di tutti i requisiti normativi cogenti applicabili.

I requisiti di questo professionista sono definiti dalla nuova prassi di riferimento UNI/PdR 130:2022 sviluppata da UNI Ente Italiano di Normazione in collaborazione con APEO (Associazione Professionale di Estetica Oncologica) e AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), oltre che con il competente ed appassionato contributo ed impegno di FAVO (Federazione delle Associazioni di Volontariato Oncologico), Confartigianato Benessere, CNA Benessere e Sanità e CEPAS.

L’Associazione Professionale di Estetica Oncologica APEO si occupa di formare le specialiste in estetica oncologica attraverso un corso di 120 ore che fornisce le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per effettuare trattamenti di benessere e di bellezza su persone in terapia oncologica, ad ogni stadio della malattia.

Massaggi e trattamenti estetici per i pazienti oncologici

Ci sono massaggi e trattamenti estetici a cui le donne e, perché no, anche gli uomini possono sottoporsi durante la terapia.

Prima però è sempre bene confrontarsi con il proprio oncologo di fiducia perché ogni caso è diverso e soprattutto è importante affidarsi esclusivamente a personale competente e specializzato.

I massaggi linfodrenanti e decontratturanti

Il linfodrenaggio manuale, che deve essere svolto esclusivamente da personale esperto e competente, consente di drenare i liquidi accumulati a causa delle terapie ma soprattutto a seguito di interventi chirurgici di asportazione dei linfonodi. 

Il massaggio decontratturante invece agisce sulle contratture dovute alle posture scorrette assunte dai pazienti per avvertire meno dolore. Questo tipo di massaggio permette al paziente di avvertire nuovamente la piacevole sensazione del corpo nella sua globalità.

Manicure e pedicure

Manicure e pedicure mirate a mantenere la pelle intorno alle unghie pulita, idratata e morbida, sono il rimedio ideale per limitare gli effetti delle alterazioni delle unghie. Fissurazioni, infiammazioni e alterazioni della lamina ungueale infatti potrebbero limitare l’utilizzo di mani e piedi ed inficiare sul benessere della persona in terapia.

Il consiglio è di avere le unghie adeguatamente tagliate (devono seguire la personale anatomia del dito) per evitare sanguinamenti, se troppo corte, o rotture, se troppo lunghe. Vietato mangiarsele e tagliare le cuticole. Via libera invece a massaggi quotidiani, anche a casa, con oli emollienti e creme specifiche ad azione anti-desquamazione per mani e piedi, per scongiurare la secchezza della pelle.

Smalto sì o smalto no? Certamente sì, ma non semipermanente o gel. Usare sempre una base protettiva, scegliere smalti di qualità privi di componenti potenzialmente tossici e solventi senza acetone.  

L’epilazione

Evitare sempre il fai da te e rivolgendosi esclusivamente a personale qualificato che sia in grado di scegliere il sistema di depilazione più adatto in base al tipo di terapia in corso e allo stato della pelle. Preferire la depilazione con resine, cere, pasta di zucchero o filo arabo piuttosto che i più comuni rasoi e creme depilatorie che potrebbero ferire o creare irritazioni alla pelle già sensibilizzata dalle terapie.

Molte pazienti in cura per un tumore si domandano se possono ricorrere all’epilazione con laser o luce pulsata.
Prima di intraprendere un trattamento di questo genere, è necessario consultare il proprio oncologo per evitare problematiche come la fotosensibilizzazione.

Il Make-up correttivo

In ultimo, per aiutare le pazienti a ritrovare e valorizzare la propria femminilità, il make-up correttivo è un valido supporto. L’utilizzo di correttori dedicati sotto il fondotinta, ad esempio, permette di nascondere occhiaie, imperfezioni e alterazioni della naturale pigmentazione

Le sopracciglia diradate o cadute vengono ridisegnate, lo sguardo torna a essere intenso e le labbra si colorano con matite e rossetti cremosi dal potere idratante. 

 

 

Fonti

  1. Tecnica Ospedaliera – Terapia oncologiche e tossicità cutanea: consigli salva – pelle
  2. Fondazione Veronesi – L’importanza di sentirsi belle, anche quando si è in cura per un tumore
  3. https://www.esteticaoncologica.org/
  4. Fondazione Veronesi – I massaggi linfodrenanti sono sicuri per chi ha un tumore?
  5. abcsalute.it – Tumore, terapia oncologica e make-up
  6. Fondazione Veronesi – Dopo dissezione ascellare e in terapia ormonale si può ricorrere ad epilazione laser? Le precauzioni consigliate ad una paziente oncologica

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