La radioterapia è uno dei trattamenti cardine sul quale si fonda la cura dei tumori, utilizzata da sola o in associazione ad altri trattamenti, primo fra tutti quello chemioterapico.
L’obiettivo della radioterapia può essere curativo, se l’intento è di eliminare le cellule tumorali, profilattico, se viene eseguita dopo l’intervento chirurgico per eliminare eventuali cellule tumorali residue nel tessuto circostante, e palliativo quando si prefigge di alleviare i sintomi di una malattia che non può essere curata.
Anche la radioterapia comporta l’insorgenza di effetti collaterali, le cui manifestazioni sono variabili a seconda dell’individuo e dipendono dalla sede del corpo irradiata.
Nausea e vomito durante la radioterapia
Nausea e vomito sono due degli effetti della radioterapia, soprattutto quando questa interessa le aree del torace e dell’addome; si possono verificare da mezz’ora a diverse ore dopo la fine della seduta. Un altro effetto a carico dell’apparato gastrointestinale, insieme a perdita di peso e calo dell’appetito, è la diarrea che in genere insorge dopo 3-4 settimane di trattamento e ha una durata molto variabile.
Nausea e vomito possono indurre un malessere generale, anche aggravato dal peso psicologico della terapia. Molto spesso, infatti, la tensione e l’ansia a essa associate sono causa di nausea, ancora più che l’effetto delle radiazioni. Il consiglio è di cercare, per quanto possibile, di rilassarsi prima della seduta di trattamento, dedicandosi ad attività gradite.
In ogni caso per tenere a bada i sintomi come la nausea, meglio sottoporsi al ciclo di terapia a digiuno e non mangiare nelle dure ore successive. Va detto però che si tratta di un effetto soggettivo: alcune persone preferiscono fare uno spuntino prima della seduta; ogni paziente deve trovare la propria “ricetta” e individuare il momento più adatto per mangiare e bere. In generale si consigliano alimenti asciutti e facili da digerire. Per esempio, uno spuntino a base di cracker e succo di mela un’ora prima della seduta può essere una soluzione.
Più in generale è consigliata una dieta leggera ma nutriente, e di fare degli spuntini durante il giorno per non perdere l’appetito. Nel caso in cui la nausea sia molto forte è possibile ricorre all’utilizzo di farmaci antiemetici, prescritti dal medico.
Effetti della radioterapia sulla pelle
La pelle irradiata diviene molto sensibile, come fosse stata scottata dal sole: può diventare più secca o ispessirsi, o cambiare aspetto, con la comparsa di macchie permanenti e un colore più scuro. Altri possibili disturbi associati ai cicli di radioterapia sono il prurito, lo sfaldamento della parte superficiale, fino alla comparsa di gonfiore con la formazione di vesciche o ulcere, soprattutto nelle zone dove la pelle è più sottile. Sono effetti, questi, particolarmente invalidanti che è possibile lenire con appositi trattamenti per la radiodermite.
I cambiamenti della pelle possono comparire alcune settimane dopo l’inizio della terapia, e in genere si attenuano fino a scomparire qualche tempo dopo la fine dei cicli lasciando pochi segni sulla pelle, grazie alla giusta prevenzione.
Durante le radioterapia la pelle ha quindi bisogno di cure e attenzioni particolari:
- indossare abiti comodi e non troppo aderenti;
- non esporsi al sole per almeno 4-6 settimane, e nemmeno a lampade solari;
- per la rasatura della barba meglio un rasoio elettrico;
- evitare la depilazione con creme, rasoi o cerette;
- per la detersione utilizzare acqua tiepida e saponi delicati privi di sostanze schiumogene che detergono la pelle per affinità, senza intaccare lo strato idrolipidico e predispongono la cute a ricevere i benefici dell’applicazione degli altri prodotti;
- asciugarsi senza strofinare la pelle;
- evitare di entrare in contatto con acqua troppo calda o troppo fredda;
- applicare le creme specifiche lenitive e delicate sulla pelle. Sostanze come urea, acido ialuronico, burro di karité, ceramidi sono tra gli ingredienti idonei di prodotti da utilizzare per la cura della pelle durante la radioterapia.