Tossicità cutanea dopo immunoterapia: come affrontarla? 

La tossicità cutanea è un evento abbastanza comune in corso di trattamento con i così detti farmaci immunoterapici nel paziente oncologico (e non solo).

L’insieme degli eventi avversi che colpisce la pelle di chi si sottopone a immunoterapia si può manifestare in maniera importante tanto da risultare molto fastidiosa.

Tossicità cutanea: le principali manifestazioni

Le principali manifestazioni di tossicità cutanea associate all’immunoterapia sono:

  • Eruzione cutanea (o rash)
  • Cute secca (e prurito)
  • Tossicità ungueale
  • Reazione cutanea mano-piede
  • Fotosensibilità

Queste tossicità cutanee possono presentarsi in diversi momenti in fase di trattamento.

Solitamente, nelle prime settimane d’immunoterapia sono più frequenti fenomeni infiammatori (come ad esempio il rash cutaneo). Solo più tardi possono presentarsi anche altri sintomi, come secchezza della pelle e alterazioni a carico di unghie e capelli.

È bene precisare fin da subito che questi eventi avversi che colpiscono la cute dei pazienti sottoposti a immunoterapia non rappresentano una reazione allergica al trattamento oncologico in sé, ma sono da considerarsi un fenomeno di tossicità provocato dal tipo di farmaco impiegato.

Qui si seguito sono riportate le principali manifestazioni di tossicità cutanea da immunoterapia e una serie di accorgimenti utili nel trattamento del problema. Tali suggerimenti sono da intendersi anche come misure preventive da adottare appena iniziata l’immunoterapia allo scopo di evitare, ritardare o ridurre l’impatto degli eventuali disturbi cutanei causati.

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Rash cutaneo

Si tratta della reazione cutanea più frequente nei pazienti sottoposti a immunoterapia a partire fin dai primi giorni di trattamento.

Il rash cutaneo si presenta sotto forma di un’eruzione, con entità variabile, solitamente lieve, che interessa principalmente il viso, il torace e il cuoio capelluto.

Da un punto di vista dermatologico, il rash cutaneo consiste in una follicolite, ossia in un’infiammazione del follicolo del pelo, e sebbene all’aspetto somiglia molto all’acne, non va trattato come tale.

Il rash cutaneo nei pazienti trattati con farmaci immunoterapici si presenta inizialmente sotto forma di piccole lesioni arrossate, isolate o a chiazze, che possono evolvere fino a formare foruncoli con pus e infine crosticine. Tale manifestazione si può presentare dapprima nella zona viso come lieve desquamazione che interessa l’area dell’attaccatura dei capelli e quella delle sopracciglia. In corso d’immunoterapia (solitamente dopo alcune settimane) il rash cutaneo si può estendere anche ad altre parti del corpo – come tronco e arti – sotto forma di un’eruzione arrossata che può causare intenso prurito. Talvolta, si possono sviluppare anche chiazze di colore più chiaro ben circoscritte, note come vitiligo.

Rash cutaneo: accorgimenti utili

Gli accorgimenti utili per il trattamento del rash cutaneo nei pazienti sottoposti a immunoterapia sono gli stessi che di solito si applicano in caso di estrema secchezza della cute. Di buona norma è consigliabile adottare un rituale quotidiano di cura che preveda detersione per affinità con la pelle e idratazione con prodotti lenitivi. Utilizzare detergenti dermoaffini ad azione protettiva e normalizzante, che non siano schiumogeni e aggressivi così da pulire con delicatezza la pelle provata del paziente oncologico. Sì anche all’uso di creme idratanti neutre, prive di alcool, con funzione lenitiva e calmante per la pelle irritata, secca e arrossata.

Meglio non strofinare, grattare o schiacciare le eruzioni cutanee. Gli uomini dovrebbero evitare di radersi tutti i giorni e dovrebbero usare il rasoio elettrico anziché la lametta. Anche l’uso delle creme emollienti pre-rasatura e idratanti post-rasatura può essere utile per alleviare i sintomi del rash cutaneo. Infine, si consiglia di non usare dopo barba a base alcoolica.

Per il trattamento del rash cutaneo oltre a creme idratanti, lenitive ad azione calmante, in casi particolari, è necessario ricorrere a terapie farmacologiche ad assunzione orale su prescrizione del medico.

Secchezza della cute

È la seconda reazione cutanea più frequente dopo il rash nei pazienti sottoposti a immunoterapia. Tale manifestazione si presenta a causa di un’eccessiva perdita di acqua a livello della cute che diventa secca, squamosa e pruriginosa. Piccoli accorgimenti quotidiani sono importanti per limitare la secchezza cutanea e impedire la comparsa di possibili complicazioni, come fissurazioni e ragadi (per esempio a livello dei polpastrelli delle dita).

In caso di secchezza della cute, gli accorgimenti utili da adottare prevedono l’utilizzo di creme ed olii dalle proprietà emollienti e idratanti da applicare più volte durante il giorno. E’ buona pratica evitare bagni caldi e docce prolungate e scegliere detergenti sempre non schiumogeni che puliscano per affinità per la propria igiene personale, anche del cuoio capelluto. Anche la protezione della pelle dal freddo, vento e sole è un valido rimedio alla secchezza della cute. L’uso di abiti ampi e comodi, possibilmente di cotone o altre fibre naturali, può essere un valido rimedio per alleviare la secchezza cutanea, così come il mantenimento di un’adeguata idratazione attraverso l’introduzione di almeno 1,5 litri di liquidi al giorno.

Prurito

Questa manifestazione è di solito una conseguenza del rash cutaneo e della secchezza della pelle nei pazienti sottoposti a immunoterapia.

In questo caso le indicazioni per la secchezza della cute valgono anche per il prurito. Altri accorgimenti consistono nell’applicazione d’impacchi freddi (esempio ghiaccio tritato in un sacchetto di plastica avvolto in un asciugamano).

In caso di prurito si può provare a tamponare la cute, anziché grattarla. Inoltre, si suggerisce di cambiare le lenzuola e la biancheria del bagno quotidianamente.

Infine, per il trattamento del prurito esistono farmaci che possono alleviarlo, ma per i quali va sempre richiesto il consiglio e la prescrizione da parte del medico di riferimento.

Fotosensibilità

Alcuni farmaci impiegati in immunoterapia possono alterare le capacità della cute di difendersi dai raggi ultravioletti (UV). Pertanto, l’esposizione ai raggi solari, anche per tempi limitati e quando il cielo è coperto, potrebbe provocare arrossamento, bruciore e prurito. In questo caso, è bene evitare esposizioni prolungate alla luce solare (e alle lampade UV), mentre si consiglia l’uso di creme con fattore protezione almeno pari a 50 nelle aree del corpo esposte, come volto, collo, mani e piedi. Per la protezione dai raggi solari può essere efficace indossare un cappello con tesa e occhiali da sole, in modo da oscurare il volto. Per le donne esistono dei make-up che hanno la proprietà di formare uno schermo protettivo per i raggi UV.

Tossicità ungueale

L’immunoterapia può causare tossicità ungueale, cioè un’infiammazione del letto ungueale. Quando il disturbo si sviluppa a carico delle dita dei piedi può essere fastidioso e rendere difficoltoso la deambulazione, mentre se presente a livello delle dita delle mani può limitare fortemente i gesti e le azioni quotidiane.

Tra gli accorgimenti utili si suggerisce di tagliare accuratamente le unghie, di non utilizzare calzature strette e d’indossare calze di cotone. Inoltre è possibile vestire guanti per lavare i piatti e svolgere le faccende domestiche. Inoltre, si consiglia l’idratazione delle mani e dei piedi, mediante una frequente applicazione sulla cute intorno all’unghia di emulsioni a base di urea al 5%. Tali prodotti svolgono un’azione riparatrice, levigante e anti-desquamante, e donano beneficio e sollievo in caso di tossicità ungueale.

Reazione cutanea mano-piede

La reazione cutanea mano-piede si associa ad alcuni farmaci impiegati in immunoterapia e compare solitamente nel corso delle prime settimane di trattamento. L’entità della reazione cutanea mano-piede può essere di entità variabile:

  • lieve, ossia nessuno dei sintomi compromette le normali attività giornaliere, come l’intorpidimento al fastidio al tatto, al bruciore e prurito fino al gonfiore non dolente, rossore mani e/o piedi;
  • moderata, cioè sintomi che creano disagio ma non impediscono le normali attività giornaliere, quali rossore dolente, gonfiore importante, iniziale ispessimento della cute di mani e/o piedi;
  • importante, ovvero che comporta grave disagio e impossibilità a svolgere le normali attività giornaliere, come ad esempio desquamazione, piaghe e fissurazioni, vescicole, ispessimento cutaneo, dolore importante.

Tra gli accorgimenti utili è bene evitare bagni prolungati con acqua calda ed eccessiva vicinanza a fonti di calore, di stare a lungo in piedi e di fare attività sportiva che possa essere traumatica. Inoltre, si suggerisce di utilizzare scarpe comode a pianta larga e calze di cotone; di spalmare sui piedi creme o lozioni emollienti, anche due volte al giorno.

Come buona pratica, fare impacchi di lozioni o creme lenitive e avvolgere il piede in una calza di cotone comoda da tenere tutta la notte.

Infine, se sui piedi si formano delle callosità (o ispessimento cutaneo) è bene ricorrere a un’estetista per adeguata pedicure e utilizzare emulsioni a base di urea al 5%.

Fonti:

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